GIORNATA DELLA MEMORIA 

 4 FEBBRAIO 2020

RICORDANDO SERGIO DE SIMONE

 “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”

dal diario di Anna Frank

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” 

Primo Levi

Ogni anno in occasione della Giornata della Memoria abbiamo l’opportunità di riflettere su tanti temi quali la solidarietà, l’accoglienza, la tolleranza, il senso di appartenenza….

E in ogni circostanza siamo accompagnati in questo percorso di riflessione da testimoni che hanno vissuto direttamente o indirettamente eventi che in qualche modo hanno segnato la loro esistenza… due anni fa il racconto di Tullio Foà, bambino ebreo del vomero, alunno della scuola Vanvitelli, che ci raccontò la sua esperienza all’indomani della promulgazione delle leggi razziali volute dal regime fascista; lo scorso anno la testimonianza di Michael Roiteman, figlio di Mordechai, uno dei tantissimi ebrei reduci dai campi di concentramento accolti a Bacoli e ricondotti nella loro terra, la Palestina…una bella storia di accoglienza e solidarietà della quale siamo venuti a conoscenza grazie a Samuele Guardascione, studioso di storia localizzata, che è riuscito a ricostruire questa bella vicenda che accende un po' di luce in  un periodo buio, senz’altro uno dei più tristi, della storia dell’umanità.

Oggi la presenza di Mario De Simone ci ha consentito di conoscere meglio la storia del piccolo Sergio, suo fratello, vittima degli esperimenti scientifici compiuti dai medici del regime nazista su 20 bambini di diversa nazionalità….una storia triste che ci ha toccato il cuore…..

Gli alunni della Scuola Primaria “Paolo Borsellino” del Secondo Circolo Didattico di Quarto hanno approcciato la vicenda umana che ha caratterizzato l’esistenza del piccolo Sergio attraverso uno studio di ricerca di notizie, visione di filmati di animazione, “La stella di Andra e Tati” cugine di Sergio anch’esse deportate ad Aushwitz ma, a differenza di Sergio, scampate allo sterminio e oggi, insieme a Mario, testimoni di una storia assurda che mai e mai più vorremmo accadesse.

L’incontro, organizzato dalla Dott.ssa Giuseppina Noto, Dirigente Scolastica, e dal suo staff, si è svolto questa mattina presso l’Aula Magna della sede scolastica “P. Borsellino” alla presenza degli alunni delle classi 4° e 5°.

Significativa la presenza del Sindaco di Quarto, Avv. Antonio Sabino e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, dott.ssa Raffaella De Vivo.

Moderatore il docente Eugenio Russo che ha introdotto il tema presentando Mario De Simone il cui intervento è stato particolarmente apprezzato. Un linguaggio chiaro e un tono pacato, sicuramente adeguato alla platea in ascolto nonostante i contenuti “forti” da trattare, che ha colpito la sensibilità di tutti i presenti.

Numerose le domande fatte dai bambini, attenti a cogliere anche le più piccole sfumature di una storia triste e coinvolgente sotto ogni profilo.

 “L’odio si combatte tenendo viva una memoria condivisa. E’ nell’oblio della nostra storia che passa il messaggio dell’indifferenza.” Liliana Segre

Le parole di Liliana Segre tratte dall’intervento della Senatrice a Milano nel dicembre scorso alla manifestazione “L’odio non ha futuro” stimolano la nostra riflessione. Riascoltando il passaggio finale del discorso di Liliana a Bruxelles quando, ospite al Parlamento Europeo, dove la senatrice ricorda la bambina di Terezin che disegnò una farfalla gialla in volo sui fili spinati, facciamo nostro il messaggio lanciato da una ragazzina allora tredicenne, oggi nonna di sé stessa e di tutti noi…suoi nipoti ideali, che possiamo essere sempre quella farfalla gialla capace, con le sue scelte e col suo senso di responsabilità, di volare sopra i fili spinati.

Pubblicato il 10/02/2020